Ponte essenziale nel piano di investimenti ferroviari per la competitività del Paese
Pietro Salini, AD Webuild: rinascita del Paese passa attraverso nuovi sistemi di pianificazione di lungo termine per realizzare infrastrutture strategiche.
Serve attrarre giovani talenti verso il Sud Italia: a breve Scuola Webuild per la formazione tecnica anche in Campania
Roma, 18 aprile 2024 – “Stiamo vivendo un momento storico unico che ci pone di fronte a sfide non solo economiche ma anche geopolitiche. L’industria dovrebbe essere più attenta a questi cambiamenti, perché il modello di competitività che abbiamo conosciuto e applicato finora rischia di essere sovvertito, in quanto superato. I nuovi assetti geopolitici hanno ripercussioni importanti sui percorsi di approvvigionamento di materie prime da paesi come Cina e India, e questo tema non può lasciare il mondo imprenditoriale nel silenzio totale. Servono competenze, formazione e un nuovo sistema di produzione coeso su tutta la filiera produttiva supportato da una politica industriale che guardi al Paese che vorremmo essere nel 2050”. È quanto ha dichiarato Pietro Salini, amministratore delegato Webuild, in occasione della II edizione di FEUROMED, il Festival Euromediterraneo dell’Economia, in corso a Napoli.
“Un paese che deve pianificare il futuro dei prossimi 30 anni non può contare su risorse che vengono stanziate anno per anno. Deve cercare in tutti i modi di mettere al sicuro la pianificazione delle infrastrutture più importanti con sistemi di indebitamento e remunerazione a lungo termine, come abbiamo fatto per energia elettrica e gas. Si tratta di un sistema basato sulla remunerazione del monopolista sul capitale investito, sistema che potrebbe essere adottato anche da Ferrovie e Anas, due degli attori principali dello sviluppo infrastrutturale, liberando risorse dello Stato con indebitamento attraverso un programma remunerato a lungo termine. Auspicherei che un sistema del genere venga adottato per evitare che, anno per anno, si decida se fare o no le opere sulla base delle priorità contingenti su cui stanziare le risorse di bilancio”, ha commentato Salini.
“Una delle sfide che il Paese deve affrontare e risolvere in termini di competitività è il potenziamento del Mezzogiorno con infrastrutture moderne, sostenibili e interconnesse, per diventare hub logistico del Mediterraneo. Serve rafforzare le reti europee TENT-T, su cui Webuild da sola in Italia sta costruendo 500 chilometri. Ma è prima di tutto necessario puntare su occupazione di qualità e formazione. È attraendo talenti a casa loro che potremo combattere la fuga dei cervelli che tanto costa al Paese, ed è per questo che a breve apriremo anche in Campania un centro di addestramento specializzato Webuild”.
In questo disegno strategico rientra il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. “Il Ponte è un progetto sfidante, essenziale affinché il nostro Paese resti competitivo, oltre a rappresentare una vetrina tecnologica che porta l’Italia ai primi posti mondiali dell’ingegneria. Quest’opera è una parte di un più ampio piano di sviluppo infrastrutturale che il Paese sta implementando nel Mezzogiorno, sia in Sicilia, sia sul versante continentale, a partire dagli investimenti ferroviari e stradali di RFI e Anas. Parliamo di un’opera che vale circa €4,5 miliardi su un totale di circa €120 miliardi di investimenti ferroviari decisi per collegare l’Italia da Nord a Sud, compresi quelli in corso sulla direttrice Palermo-Catania-Messina. Webuild con la sua filiera è a disposizione del Paese, siamo pronti per cominciare a lavorare subito per il Ponte”.
“Dal Pnrr, da questa spinta sulle infrastrutture che stiamo vivendo, dovremmo far ripartire la formazione sui ragazzi. Il Gruppo ha in programma l’assunzione di 10.000 persone entro il 2026, di cui gran parte al Sud. Come Webuild vogliamo contribuire a dare un futuro ai ragazzi”, ha precisato Salini, secondo il quale “questo è il compito sociale delle aziende”. Con i soli percorsi di formazione attivati, Webuild punta a coinvolgere circa 3.000 persone entro il 2026, grazie agli 11 centri di formazione specialistica della Scuola delle professioni attivati nei principali cantieri italiani, di cui 6 nel Centro-Sud, tre centri avanzati di addestramento della Scuola dei Mestieri, uno in partenza a breve in Campania, uno già attivo in Sicilia e uno in Piemonte, un centro di formazione avviato ad aprile in Calabria in collaborazione con la Regione, e programmi di formazione per assumere tecnici in Sicilia.
“Come Webuild – ha proseguito Salini – stiamo realizzando oltre 300 km di nuova linea ferroviaria nei 19 progetti che stiamo portando avanti nel Sud che includono, tra l’altro, 4 tratte della linea ferroviaria ad alta velocità e capacità Napoli-Bari in Campania, il Lotto 1 A per la tratta compresa tra Battipaglia e Romagnano della nuova linea ad Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, e 7 tratte della direttrice ferroviaria Palermo-Catania-Messina”.
Fonte: Webuild