Ponte sullo Stretto di Messina: “Ora ci siamo”, parola di Pietro Ciucci

Dopo anni di dibattiti, revisioni e polemiche, il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina sembra essere finalmente pronto per partire. A confermarlo è Pietro Ciucci, amministratore delegato della Società Stretto di Messina, durante una recente intervista rilasciata su YouTube in cui ha delineato le tappe chiave del progetto.

Un progetto concreto, non più solo sulla carta

“Questa volta ci siamo davvero”, afferma Ciucci con determinazione. Il manager ha sottolineato che il lavoro preparatorio è stato intensissimo: studi aggiornati, verifiche tecniche, dialogo con il territorio e istituzioni. “Il progetto è stato aggiornato tenendo conto delle nuove normative sismiche, ambientali e ingegneristiche”, ha spiegato.

Il ponte, che collegherà la Sicilia alla Calabria, sarà il più lungo ponte sospeso al mondo per luce centrale, con una campata di oltre 3 chilometri.

Tempi e prospettive

Ciucci ha spiegato che l’avvio dei cantieri è previsto nel 2025, con una durata dei lavori stimata tra i 7 e gli 8 anni. “Entro il 2032 potremmo vedere transitare i primi veicoli”, ha detto.

L’intervento infrastrutturale, secondo l’AD, non si limita al ponte: “Il progetto prevede l’ammodernamento delle linee ferroviarie e stradali da entrambe le sponde, integrando così il ponte in un sistema di mobilità nazionale ed europeo.”

Impatto economico e ambientale

Sulle polemiche ambientali, Ciucci è stato chiaro: “Il ponte sarà costruito nel rispetto delle normative europee e con tecnologie avanzate per ridurre al minimo l’impatto sul territorio”. Ha poi ricordato che il progetto ha superato una lunga fase di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e che sono previsti continui monitoraggi.

L’impatto economico è un altro punto forte: si stimano decine di migliaia di posti di lavoro generati direttamente e indirettamente. “Il ponte è anche uno strumento per contrastare la marginalizzazione del Sud e attrarre nuovi investimenti”, ha sottolineato.

Un simbolo per il Paese

Infine, Ciucci ha parlato anche del valore simbolico dell’opera: “Il Ponte rappresenta una sfida ingegneristica, ma anche un segno di fiducia nelle capacità italiane. È un’opera che unisce, in tutti i sensi.”

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