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Ponte sullo Stretto di Messina: Basta Ambiguità, È Tempo di Coraggio Istituzionale

🏗️ Ponte sullo Stretto di Messina: basta ambiguità, è il momento del coraggio istituzionale

Ponte sullo Stretto di Messina completato

MESSINA, 4 giugno 2025 – Mentre il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina si avvicina a uno snodo decisivo, l’incontro tra una delegazione del Partito Democratico e il Sindaco Federico Basile sembra aver rimesso in scena l’eterna commedia dell’ambiguità politica mascherata da ambientalismo d’occasione.

I rappresentanti del PD hanno ribadito, per l’ennesima volta, la loro “totale contrarietà” all’opera, appellandosi a presunte lacune tecniche e giuridiche e invocando una sospensione dell’iter. Curiosamente, dimenticano che il progetto attuale ha superato tutti i principali step istituzionali, dal Consiglio dei Ministri alla Commissione VIA-VAS, fino al parere positivo del Ministero dell’Ambiente. È quindi non solo legittimo, ma perfettamente in linea con le regole dello Stato di diritto.

❌ Un’opposizione ideologica, non tecnica

Il PD si ostina a parlare di “devastazione ambientale”, ma non porta alcun dato concreto che smentisca le analisi ambientali ufficiali. Anzi: il progetto include oltre 600 milioni di euro in opere di mitigazione, compensazione e tutela del territorio, con interventi strutturali sulle aree limitrofe, potenziamento della mobilità urbana e valorizzazione delle riserve naturali.

L’uso strumentale del termine “disastro annunciato” è pura propaganda. Un’opera che collega stabilmente due territori, abbatte le emissioni inquinanti da traghetti, accorcia tempi logistici, e crea decine di migliaia di posti di lavoro non è un disastro: è una rivoluzione economica.

🔄 L’ipocrisia del “non si può rimanere neutrali”

Il PD chiede “coerenza” al Sindaco Basile. Ma dov’era la coerenza del centrosinistra quando, al governo, approvò lo stesso progetto nel 2011, salvo poi rinnegarlo nel 2013 in nome di un ecologismo a intermittenza? La richiesta di “non rimanere neutrali” è l’ennesimo tentativo di politicizzare un’opera strategica che riguarda l’interesse nazionale, non gli umori di partito.

🚧 Il ponte non blocca lo sviluppo urbano, lo rende possibile

Contrariamente a quanto affermato da Hyerace, non è il ponte a “bloccare” la pianificazione urbanistica, ma l’assenza di una visione strutturale alternativa da parte degli oppositori. In oltre 20 anni, i No Ponte non hanno mai proposto un progetto infrastrutturale credibile per connettere Sicilia e Calabria in modo moderno e permanente.

Oggi, la pianificazione urbana di Messina può (finalmente) integrarsi con un disegno più ampio che include il sistema portuale, ferroviario e stradale. È un’occasione di sinergia, non di sofferenza.

📢 Conclusione: chi è davvero responsabile verso il territorio?

Chi lavora per collegare territori, attrarre investimenti, modernizzare infrastrutture e creare lavoro reale, o chi alimenta un dissenso sterile che paralizza tutto?

Il Ponte sullo Stretto non è propaganda, non è “una boutade di Salvini”. È il frutto di un iter tecnico, normativo e politico durato decenni. Adesso che si è arrivati al dunque, servono responsabilità e visione, non l’ennesimo documento critico fine a sé stesso.

La neutralità non è un’opzione. Ma nemmeno l’ostruzionismo ideologico può più esserlo.

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