Ponte sullo Stretto: da settembre via ai primi cantieri – Già stanziati 13 miliardi
Lo ha annunciato l’amministratore delegato della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci

Il progetto diventa realtà
Il sogno che per decenni ha diviso l’Italia prende finalmente forma concreta: da settembre 2025 partiranno i primi cantieri per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. A confermarlo sono fonti ufficiali e le dichiarazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che proprio aveva ribadito a suo tempo con forza intervenendo a Porta a Porta:
«Il Ponte lo famo».
Il Ponte sullo Stretto comincia a prendere forma
Dopo anni di attese, il Ponte sullo Stretto di Messina entra finalmente in fase operativa. Lo ha annunciato Pietro Ciucci, AD della Società Stretto di Messina, durante il talk “Thinkingreen”. Dopo l’attesa approvazione del CIPESS prevista per metà luglio, da settembre 2025 partiranno i primi cantieri propedeutici: indagini archeologiche, bonifiche ambientali e opere viarie preliminari.
Ciucci ha confermato che i 13,5 miliardi necessari alla realizzazione dell’opera sono già stati stanziati.
Altri interventi infrastrutturali sono in corso:
300 milioni dei fondi di coesione destinati alla Sicilia, in particolare alla provincia di Messina (es. svincolo di Monforte).
Nuovi svincoli e sistemi automatizzati nei caselli autostradali, come Taormina e Giardini Naxos.
20 milioni per la bonifica della zona Falcata a Messina.
Progetti Italferr per la rigenerazione urbana dell’area dello Stretto.
È centrale anche il Protocollo d’Intesa del 31 gennaio per il riutilizzo delle aree ferroviarie dismesse, in vista del collegamento con il corridoio TEN-T Scandinavo-Mediterraneo.
Webuild ha illustrato i grandi progetti ferroviari in Sicilia (es. Palermo-Catania-Messina), con un impatto previsto fino a 7.000 posti di lavoro e 1.700 imprese coinvolte.
L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, aziende, ordini professionali e si è concluso con l’inaugurazione della mostra “Movimento” del maestro Giuliano Cardella.
Con l’approvazione del progetto da parte del CIPESS, prevista entro luglio, e con 13 miliardi di euro già stanziati, il Governo italiano potrà avviare già le opere anticipate:
bonifiche ambientali,
spostamento di sottoservizi,
espropri mirati,
e lavori preparatori per l’insediamento del grande cantiere.
L’inizio dei lavori
I primi interventi che prenderanno avvio da settembre 2025 sono funzionali alla realizzazione della grande infrastruttura:
opere stradali e ferroviarie propedeutiche,
installazione delle basi logistiche dei cantieri,
avvio delle attività preliminari nei territori di Villa San Giovanni e Messina.
Il progetto del Ponte, lungo oltre 3 chilometri e con una campata centrale da record, è firmato da Webuild e supervisionato da esperti nazionali e internazionali nel campo delle grandi opere e dell’ingegneria antisismica.
Un’opportunità storica per il Sud
Con il Ponte, la Sicilia smetterà di essere un’isola infrastrutturale e l’Italia potrà finalmente dire di avere un sistema integrato Nord-Sud degno di una nazione moderna.
La logistica mediterranea potrà contare su un nodo cruciale che collegherà il corridoio Scandinavo-Mediterraneo direttamente alla piattaforma siciliana.