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Il caso Bonelli a Villa San Giovanni: Ambientalismo Ideologico e Blocco dello Sviluppo

Una protesta che conferma l’opposizione a ogni infrastruttura strategica

Angelo Bonelli, leader di Europa Verde, è tornato sotto i riflettori per la sua partecipazione alla protesta contro il Ponte sullo Stretto a Villa San Giovanni, insieme alla sindaca Giovanna Caminiti. Un gesto che ha riacceso il dibattito sull’ambientalismo ideologico che da anni ostacola lo sviluppo infrastrutturale in Italia. Molto probabilmente, ogni volta che Bonelli arriva a Villa San Giovanni, rimane simbolicamente bendato per tutto il tempo: non vede o finge di non vedere le carenze strutturali e infrastrutturali che affliggono il territorio, a cominciare dalla stazione ferroviaria della città, in condizioni di degrado e abbandono. Eppure, nonostante da cinquant’anni si parli del Ponte senza che sia mai stato costruito, la situazione è rimasta invariabilmente disastrosa, senza nessun miglioramento reale.

Ambientalismo estremo: il “no” sistematico che ingessa il Paese

Bonelli rappresenta da sempre un’ala radicale dell’ambientalismo italiano, noto per la sua opposizione a opere strategiche come la TAV Torino-Lione, termovalorizzatori, rigassificatori e nuovi collegamenti stradali e ferroviari. “Non è solo una questione di ambiente, ma di visione. Dire sempre no significa perdere treni, letteralmente e metaforicamente.”

Villa San Giovanni: un altro NO al futuro del Sud

Nel suo intervento, Bonelli ha definito il Ponte “un’opera dannosa e inutile”, con l’appoggio della sindaca Caminiti. Ma per molti cittadini del Sud, il Ponte rappresenta una svolta epocale per collegamenti, economia e occupazione.

I numeri non mentono: consenso elettorale ai minimi

  • 3,6% alle Politiche del 2022 in alleanza con Sinistra Italiana
  • Nessuna reale forza autonoma
  • Assenza di rappresentanza indipendente nel Sud
Il popolo, evidentemente, chiede sì attenzione all’ambiente, ma senza sacrificare sviluppo e infrastrutture.

Serve un ambientalismo pragmatico, non punitivo

La tutela dell’ambiente deve andare di pari passo con l’innovazione e lo sviluppo sostenibile. Dire no a tutto porta solo all’arretratezza.

Conclusione

La presenza di Bonelli a Villa San Giovanni ha confermato una linea ideologica che rischia di paralizzare l’Italia. Serve invece una nuova visione, che coniughi ambiente e sviluppo, senza lasciare indietro intere regioni.

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