Galleria del Brennero, Austria/Italia

La Galleria di base del Brennero (BBT), il tunnel ferroviario sotterraneo che attraversa le Alpi da Innsbruck (Austria) a Fortezza (Italia), sarà presto completata e diventerà il tunnel più lungo del mondo, congiungendo importanti città nella rotta Berlino-Palermo. Il suo obiettivo principale? Ridurre il trasporto merci su strada, privilegiando invece il trasporto su rotaia. Finanziata dalle Reti Trans-Europee (TEN) con l’appoggio dell’Unione Europea, la Galleria di base del Brennero offrirà un itinerario pianeggiante attraverso i monti, con due tunnel paralleli connessi ogni 333 metri. Incrocerà il Passo del Brennero a 1371 metri di altezza, con una pendenza massima del 6.6/1000 a un’altitudine di 794 metri. Quando sarà operativa nel 2025, la Galleria di base del Brennero costituirà un’importante via di comunicazione ferroviaria ad alta capacità.

La Galleria di base del San Gottardo, inaugurata nel 2016, non potrà più vantarsi del titolo di galleria più lunga del mondo una volta aperta la Galleria di base del Brennero. Con i suoi 57 km, rischia di essere oscurata dai più di 230 km di tunnel che costituiranno il progetto BBT, 62 dei quali già scavati. È Klaus Felsch di HeidelbergCement, esperto nella costruzione di infrastrutture per i trasporti, a sottolineare come persino il mastodontico progetto Stuttgart 21, che prevede 120 km di gallerie, risulti di minore importanza al confronto.

«Il mio lavoro qui è una sfida eccezionale», rivela l’ingegnere Martin Keinprecht, che sottolinea la complessità del sistema di gallerie del BBT. Questo comprende due tunnel della larghezza di 8.1 metri con un singolo binario, che corrono paralleli ad una distanza di 70 metri. Ogni 333 metri c’è un passaggio che collega i due tunnel, utile per l’evacuazione in casi di emergenza. Una particolarità unica della Galleria di base del Brennero è la “galleria di esplorazione”, situata tra i due tunnel principali e collocata solo 12 metri più in profondità rispetto al BBT, che seguirà per tutta la sua lunghezza. Questa struttura verrà utilizzata a lungo termine per lo scarico dei tunnel principali.

I lavori di scavo per la realizzazione della galleria di diametro ridotto (5-6 metri) sono in corso e stanno consentendo una migliore comprensione delle caratteristiche del terreno e delle formazioni rocciose rispetto ai campioni prelevati in precedenza. Questo significa evitare eventuali imprevisti che potrebbero arrecare ritardi fino a 40.000 euro al giorno e garantire un’efficiente realizzazione del progetto BBT. Grazie all’utilizzo di 6 macchine perforatrici contemporaneamente durante il 2018, pari al 70% degli scavi totali, l’obiettivo di scavare fino a 40 metri al giorno viene considerato raggiungibile. In totale, verranno impiegate nove grandi macchine perforatrici, altamente performanti e strategicamente posizionate per garantire la massima efficacia.

Un sistema interattivo di monitoraggio delle tratte del tunnel garantisce un controllo costante sull’avanzamento degli scavi nelle diverse sezioni. Responsabile del suo coordinamento sul territorio austriaco è l’ingegnere Roland Murr, collaboratore diretto dei fornitori di cemento e calcestruzzo nonché consulente dei geologi per l’individuazione delle miscele di iniezione necessarie a ogni stadio di lavoro. La scelta dei materiali risulta essenziale, poiché differenti tipologie di roccia richiedono specifici tipi di cemento per la stabilizzazione del tunnel, come ad esempio un cemento particolarmente resistente ai solfati. Inoltre, l’incremento della lunghezza dei tunnel di accesso richiede l’utilizzo di calcestruzzi rapidamente indurenti, in grado di prevenire eventuali collassi ma che garantiscono anche lavorabilità per almeno dodici ore, al fine di evitare l’indurimento prematuro durante la loro applicazione.

Nella galleria di esplorazione, la superficie finita è costituita da uno strato di calcestruzzo proiettato. Per ottenere ciò, l’azienda Mobile Betonkonzepte di Monaco di Baviera fornisce speciali miscele di calcestruzzo attraverso nove betoniere per calcestruzzo pre-confezionato, provenienti dai diversi impianti nella zona circostante il Passo del Brennero. I cementi sviluppati appositamente per la produzione del calcestruzzo proiettato sono acquistati da Hans-Peter Haid, Amministratore Delegato dell’impianto Rohrdorfer Zement’s Eiberg – una joint venture di HeidelbergCement.

Il progetto della Galleria richiede la consegna di oltre 100.000 tonnellate di cemento, che sarà completato grazie alla collaborazione del consorzio “San Francesco”, di cui fa parte l’azienda Calcestruzzi. L’azienda, coordinata da Mario Simone, dispone di un impianto di produzione situato 200 metri dentro l’imbocco del tunnel ed utilizza il cemento fornito da Italcementi.

Inoltre, per la realizzazione dei conci prefabbricati nell’area di cantiere di Mules, l’azienda Isocell di Pognano (BG) utilizza il cemento i.tech ULTRACEM 42,5 fornito dalla cementeria Rezzato (BS). In sintesi, la fornitura di calcestruzzo per la Galleria del Brennero dimostra la collaborazione di diverse aziende, tutte impegnate ad offrire miscele di alta qualità per la realizzazione di un progetto di notevole importanza.

Per completare l’importante progetto della Galleria di Base del Brennero, si stanno attualmente effettuando i lavori per il sottoattraversamento del fiume Isarco, sul versante italiano. Questa fondamentale opera garantirà il collegamento tra la Galleria di Base del Brennero, la ferrovia storica e la stazione di Fortezza.
Il progetto è stato affidato nel 2014 al Consorzio RTI Salini-Impregilo S.p.A., Strabag AG, Strabag S.p.A., Consorzio Integra e Collini Lavori S.p.A., i quali stanno lavorando al consolidamento del terreno e alla realizzazione di 4 pozzi per scavare la galleria attraverso il metodo tradizionale.
Le attività di jet grouting e la realizzazione del calcestruzzo prevedono l’utilizzo del cemento producitto dalle prestigiose cementerie Italcementi di Sarche (TN) e Rezzato (BS).

Dall’hub centrale di Ahrental, l’ingegnere civile Anton Ertl, un caposquadra del progetto BBT, conduce un lungo percorso di diversi chilometri verso la sezione di Tulfes-Pfons, di notevole importanza. Qui, i lavori di scavo procedono incessantemente con l’obiettivo di completare 38 chilometri di gallerie entro i primi mesi del 2019. La sezione di Tulfes-Pfons offre un’istantanea del progresso in corso verso il completamento del più ampio progetto, che gradualmente prende forma con l’ultimazione delle diverse sezioni. Si tratta di un progetto ambizioso, coordinato con grande professionalità, al fine di raggiungere obiettivi di eccellenza.

In questa sezione, l’intero progetto è stato affidato a Strabag, azienda che impiega 350 lavoratori, di cui ben 40 sono impegnati nella gestione dell’opera. Anton Ertl coordina tutti gli elementi chiave che compongono questo incredibile percorso sotto terra: un condotto di emergenza lungo nove chilometri, il collegamento con la galleria di accesso di Ahrental, la stazione di emergenza di Innsbruck dotata di un condotto centrale e canali di ventilazione, le due gallerie principali, un tunnel di collegamento e la sezione Ahrental-Pfons della galleria di esplorazione. Tuttavia, la situazione si complica ulteriormente a causa della necessità di far transitare il traffico ferroviario da destra a sinistra a sud di Innsbruck, seguendo i differenti sistemi di gestione ferroviaria adottati in Austria e in Italia. Questo avviene in un particolare tratto verticale di soli quattro metri situato poco prima di Innsbruck.

Per scavare i 15 km del segmento della galleria di esplorazione in questa sezione del progetto, l’impiego di una macchina perforatrice di 200 metri di lunghezza e una pinza dal diametro di 8 metri proveniente dalla prestigiosa azienda Herrenknecht nel sud della Germania fa sì che gli scavi siano iniziati nel 2015 e continueranno sino ai primi mesi del 2019. Il condotto di emergenza correrà per 9 chilometri lungo l’intera tratta del Bypass di Innsbruck. Per effettuare gli scavi del tunnel, stiamo procedendo simultaneamente da tre direzioni utilizzando del materiale esplosivo e ciò sta portando avanti la costruzione di 3 km di gallerie principali seguiti dalla squadra di Anton Ertl. Allo stesso tempo, stiamo procedendo con i lavori della galleria di collegamento tra il BBT ed il Bypass di Innsbruck, la quale viene scavata mediante il “Nuovo Metodo Austriaco per le Gallerie” (NATM).

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