I governi degli ultimi anni non hanno tenuto conto di una norma attraverso la quale è possibile garantire una adeguata copertura finanziaria dei fondi per il Ponte sullo Stretto.

Ma la cosa che preoccupa di più è l’assurda incoscienza ed atarassia dei Governi che si sono succeduti negli ultimi anni; tali Governi non solo non hanno recepito le scelte compiute dalla UE attraverso quanto deciso formalmente attraverso le Reti TEN – T ma, ancora peggio, non hanno neppure tenuto conto di una norma che riporto di seguito attraverso la quale è possibile garantire il reperimento dei fondi per una adeguata copertura finanziaria del Ponte sullo Stretto. Il provvedimento che si propone è stato già utilizzato ed è relativo alla piastra logistica Maersk a mare nel porto di Savona: tale opera è stata realizzata utilizzando 150 milioni di euro pubblici reperiti sulla base dei commi 990 e 991 dell’art.1 della L. 296/2006 (Finanziaria 2007).
Riporto di seguito i due commi e, credo che l’attuale Governo potrebbe rivedere adeguatamente tali commi e garantire contestualmente sia l’autonomia finanziaria delle Autorità portuali, sia la copertura parziale per i fondi necessari al Ponte sullo Stretto. Comma 990. Al fine del completamento del processo di autonomia finanziaria delle autorità portuali, con decreto adottato di concerto tra il Ministero dei trasporti, il Ministero dell’economia e delle finanze e il Ministero delle infrastrutture, è determinata, per i porti rientranti nelle circoscrizioni territoriali delle autorità portuali, la quota dei tributi diversi dalle tasse e diritti portuali da devolvere a ciascuna autorità portuale, al fine della realizzazione di opere e servizi previsti nei rispettivi piani regolatori portuali e piani operativi triennali con contestuale soppressione dei trasferimenti dello Stato a tal fine.