Pericolo sismico – venti

Il Ponte è stato progettato per resistere a venti fino a 270Km orari (la raffica maggiore che si è mai verificata sullo stretto di Messina, non certo ogni anno, è stata di 128Km orari raggiunta il 24 novembre del 1991 alle ore 6.10 del mattino. )Aperto 365 giorni l’anno 24 ore al giorno.

La chiusura del ponte non è prevista se non per eventi eccezionali (velocità del vento superiore a 110 km/h), che si possono verificare con cadenza più che decennale, in media meno di un’ora l’anno.

Per venti intensi (dell’ordine di 90 km/h), che si possono verificare alcune ore all’anno, ci saranno prescrizioni sulla velocità massima dei veicoli telonati (come avviene nelle medesime condizioni sulle autostrade che conducono al ponte).
Non sarà costruito sulla faglia dove oggi è stata dimostata l’esatta posizione geografica.

In ogni caso nessuno studioso potrà mai dimostrare se e quando ci sarà un violento terremoto come quello che ci fu nel 1908 – 7,1 Magnitudo Richter e nel dubbio per imparare dalla storia, il Ponte sullo Stretto di Messina è stato progettato per resistere, non per crollare, fino alla stessa intensità.

Poniamo“l’ipotesi” che ci sarà. Cosa rimarrebbe in piedi a Messina, Reggio e dintorni se nello stretto ci fosse un terremoto di 7,0 gradi della scala Richter?  Solo il Ponte! Quindi non stiano a pensare se il Ponte possa crollare o resistere. Pensiano a cosa rimarrebbe in piedi. Nulla. Quello sarebbe il vero problema. Allora cosa facciamo? Radiamo al suolo Messina, Reggio e dintorni e le rifacciamo tutte per fare in modo che resistano ad un evento di tale portata?

Il geologo Mario Tozzi cita sulla possibilità di un terremoto nello Stretto di Messina: “E non è questione di se, ma di quando”. Tra 10, 100, 300, 500, 1000 anni?

Chissà! Non si sa. Eppure accadrà. Come la fine del mondo.

Anche il Sole diventerà una supernova. “Non è questione di se! Ma di quando!”

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